Patronaggio: “Depistaggio Borsellino mistero inquietante”

Palermo, 29 nov. (Adnkronos) – “Io non so quale sia stato il movente della strage di via D’Amelio, ovvero, se vi siamo stati più moventi convergenti. Di sicuro Borsellino era un fiero e pericoloso nemico di Cosa Nostra e le sue qualità investigative, così come le informazioni in suo possesso, erano ben note ai mafiosi. Non può a priori escludersi che le sue intuizioni investigative potessero danneggiare quella parte dell’ imprenditoria e della finanza nazionale collusa con la mafia”. Così, all’Adnkronos, il Procuratore generale di Cagliari, Luigi Patronaggio, che oggi è stato sentito dalla Commissione nazionale antimafia. “Gli acclarati depistaggi sulla strage di via D’Amelio aprono peraltro irrisolti ed altrettanto gravi interrogativi: innanzi tutto a vantaggio di chi siano stati operati tali depistaggi. Resta un mistero inquietante per la vita democratica di questo Paese stabilire per chi e per quali motivi abbiano agito uomini “anfibi” come il Prefetto La Barbera ( meta’ poliziotto e metà agente segreto) e gli ignoti responsabili della sparizione della agenda rossa”, aggiunge.

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