Rossi: “incursione Belgorod segnale di una guerra civile russa?”

Roma, 26 mag. (Adnkronos) – “Lunedì 22 maggio le guardie russe presso il valico di Kozinka sono state facilmente sopraffatte da un primo gruppo di circa cinquanta ‘corpi russi di volontari’ e ‘legionari per la libertà della Russia”, entrambi costituiti da cittadini russi che hanno combattuto contro le truppe del Cremlino in Ucraina e da quel giorno hanno cominciato a combattere il despota anche a casa loro. Presto sono diventati più di cinquecento e sono stati capaci di occupare (o ‘liberare’) quasi quaranta chilometri di territorio, fino al villaggio di Gravyoron, a un’ora e venti di macchina dalla stessa Belgorod”. Lo dice l’esperto di geopolitica David Rossi, analizzando con l’Adnkronos l’incursione senza precedenti in territorio russo, a inizio settimana, dei gruppi militari russi filo ucraini. “Lo hanno fatto con incredibile facilità – commenta Rossi – ma soprattutto quasi a volto scoperto, come a dire al Cremlino e al mondo che non erano ucraini camuffati ma proprio cittadini russi pronti alla rivolta armata o alla guerra civile”.

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