Studio su riduzione rischio cardiovascolare in portatori mutazione Mthfr

Roma, 29 lug. (Adnkronos Salute) – Le persone portatrici di una specifica mutazione del gene Mthfr, fino al 20% della popolazione, hanno la tendenza ad avere un alto livello di omocisteina nel sangue e un rischio aumentato di essere colpite da infarto o ictus. Questo elevato rischio cardiovascolare scaturisce dall’alterata funzione endoteliale e da una aumentata reattività piastrinica che favorisce la comparsa di fenomeni trombotici. Nonostante si possa ottenere la normalizzazione dell’omocisteina attraverso la somministrazione di acido folico e vitamina B12, il rischio cardiovascolare resta però elevato. Ora una ricerca condotta dal Laboratorio Di Fisiopatologia vascolare dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Is), dall’università di Salerno, dall’Università Luigi Vanvitelli di Napoli e dall’università Sapienza di Roma mostra una nuova strada farmacologica per abbassare il rischio cardiovascolare in questi individui.

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