Tumori, genetista Cortesi: “Test genetico Brca alla diagnosi di cancro al seno”

Roma, 30 nov. (Adnkronos Salute) – “Il test genetico va eseguito quando la paziente ammala di un tumore triplo negativo a qualunque età o quando la paziente ha un tumore al recettore ormonale positivo e Her2-negativo con uno stadio avanzato ad alto rischio per recidive, quindi uno stadio terzo oppure uno stadio secondo che effettua una chemioterapia neoadiuvante. L’esame può essere prescritto dall’oncologo, dal chirurgo o dal genetista, che diventano responsabili anche di informare adeguatamente la paziente sugli aspetti genetici collegati ai risultati”. Lo ha detto Laura Cortesi, responsabile della Ss di Genetica oncologica al Dipartimento di Oncologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena, commentando, oggi a Milano nel corso di una conferenza stampa, l’approvazione alla rimborsabilità della terapia mirata olaparib in pazienti adulte con cancro della mammella allo stadio iniziale ad alto rischio, negativo per il fattore di crescita epidermico umano (Her2-negativo) e con mutazioni nella linea germinale Brca1/2.

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