Ucraina: Meloni condanna elezioni farsa Putin e gela Macron ‘no invio truppe’

Roma, 19 mar. (Adnkronos) – Il day after è nell’Aula del Senato, dove Giorgia Meloni tenta di spegnere l’incendio divampato dopo le parole di Matteo Salvini sulle elezioni in Russia. La premier non la tocca piano, blinda la posizione del suo governo rivendicando quanto fatto dall’Italia per l’Ucraina e puntando il dito contro il verdetto delle urne arrivato da Mosca: “Ribadiamo la nostra condanna allo svolgimento di elezioni farsa in territori ucraini – mette in chiaro – e alle vicende e che hanno portato al decesso in carcere di Aleksei Navalny. Il suo sacrificio in nome della libertà non sarà dimenticato”, dice tra gli applausi dell’emiciclo. Al suo fianco Antonio Tajani annuisce convinto. L’altro vicepremier però non siede sui banchi del governo: Salvini non c’è, e anche il ministro Giancarlo Giorgetti, seppur presente in Aula, diserta gli scranni dell’esecutivo e siede, solo, a pochi metri, salvo poi lasciare l’Aula al fianco della presidente del Consiglio.

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