Zuccalà: “Nanotecnologie utili contro contraffazione opere d’arte”

Palermo, 19 lug. (Adnkronos) – “Possiamo sfruttare materiali su scala nanometrica per porre fine alla contraffazione. Grazie a degli Id quantistici ottici possiamo ottenere un’ autenticazione e una certificazione dell’opera impossibile da replicare”. A dirlo Sabrina Zuccalà, presidente del laboratorio internazionale di nanotecnologie ‘4ward360’, durante un incontro alla Corte di Cassazione dedicato a “Il metaverso come convergenza di tutte le nuove tecnologie: AI, blockchain, smart contracts. Le esigenze di cybersecurity”, organizzato dall’Ordine degli avvocati di Roma. A lanciare l’innovativa tematica è stato l’avvocato Giuseppe Cavuoti, membro del Centro Studi Giuridici e della Commissione Lavoro dell’Ordine degli avvocati di Roma, che, grazie alla collaborazione avviata con Sabrina Zuccalà, ha posto per primo l’attenzione sulla tracciabilità innovativa e non alterabile come priorità per fronteggiare l’illegalità e la falsificazione delle opere artistiche. La visione innovativa di Giuseppe Cavuoti, con il suo noto GC Network, si inserisce all’interno delle nuove ricerche sui nanomateriali, con la tecnologia blockchain e diversi strumenti utili per combattere la contraffazione di opere d’arte in Italia, tra rimedi track-and-trace, overt technology e cover technology. Tuttavia, la soluzione definitiva potrebbe giungere proprio dalla ricerca applicata alla nano-materia e dalle nanotecnologie.

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