Alessia Pifferi: “Non ho ucciso mia figlia Diana”

Alessia Pifferi, accusata dell’omicidio della figlia Diana, bimba di appena 18 mesi, è stata ascoltata oggi durante il processo in corso a Milano.

Voglio dire davanti a tutta Italia che non ho mai voluto far del male a mia figlia, non l’ho uccisa, non mi è mai passato per la mente di uccidere mia figlia, non è stata una cosa premeditata. Non sono un assassino o un mostro, ma sono solo una mamma che ha perso la sua bambina, mai ho pensato che potesse accadere una roba del genere alla mia bambina. Non c’è minuto o giorno in cui non penso a mia figlia Diana, non ho mai negato a mia sorella di vederla. Diana è venuta al mondo all’improvviso, non sapevo di essere incinta, l’ho accettata è stata il regalo più bello che la vita potesse regalarmi“.

Queste le parole della donna in aula, che ha poi specificato di come i suoi famigliari fossero a conoscenza delle problematiche che aveva, senza dirle nulla. A suo avviso, se durante la fase di crestita  le fossero stati spiegati i suoi problemi avrebbe potuto curarsi. “Penso che oggi sarei ancora con Diana e non ci troveremmo in questa situazione drammatica“, ha dichiarato.

Sto già pagando il mio ergastolo – ha concluso Pifferi – avendo perso la mia bambina. In carcere sono stata picchiata dalle detenute a San Vittore, mi urlano ‘mostro’ o ‘assassina devi morire’. Non ho mai pensato o premeditato che potesse accadere una cosa così terribile a mia figlia, non ho mai voluta ammazzarla“.

(Screenshot Instagram)

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