Oltre al referendum si vota per il rinnovo degli organi elettivi in 971 Comuni. Si va alle urne domani, domenica 12 giugno, dalle 7 alle 23.
In particolare si tratta di 142 Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti e 829 pari o inferiore. Il totale è di 8.831.743 elettori. Sono chiamati al voto 22 capoluoghi di Provincia e 4 di Regione. Si tratta di: Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Lodi, Monza, Belluno, Padova, Verona, Gorizia, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, Viterbo, L’Aquila, Barletta, Taranto, Catanzaro, Palermo, Messina, Oristano.
Come si vota: Comuni con meno e con più di 15mila abitanti
Nei Comuni fino a 15mila abitanti si può tracciare un segno sul nominativo del candidato Sindaco o sul contrassegno della lista collegata al candidato Sindaco o anche sia sul candidato Sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco. In ogni caso, il voto viene attribuito sia alla lista di candidati Consiglieri che al candidato Sindaco collegato. È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti si procede ad un turno di ballottaggio domenica 26 giugno tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può votare in tre modi: tracciando un solo segno sul rettangolo recante il nominativo di un candidato Sindaco, senza cioè segnare alcun contrassegno di lista e attribuendo il proprio voto, così, al solo al candidato Sindaco prescelto; tracciando un segno solo sul contrassegno di una delle liste oppure tracciare un segno sia sul nominativo del candidato Sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco, attribuendo così il proprio voto sia al candidato Sindaco che alla lista collegata; esprimendo un voto disgiunto, tracciando un segno sul nominativo del candidato Sindaco ed un altro segno su una delle liste ad esso non collegata, attribuendo il proprio voto sia al candidato Sindaco che alla lista non collegata. È eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati. All’eventuale turno di ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato Sindaco prescelto. Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.
Come esprimere le preferenze per un candidato Consigliere comunale
Anche qui si distingue in base alla popolazione del Comune in questione. In quelli con popolazione inferiore a 5mila abitanti si può esprimere una sola preferenza per un candidato Consigliere comunale. Nei Comuni con almeno 5mila abitanti, invece, è possibile esprimere non più di due preferenze per i candidati a Consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Le preferenze devono essere manifestate, esclusivamente, per candidati compresi nella lista votata.