ANAAO ASSOMED: contrari a medici “no vax” nei Reparti a rischio

Il  Segretario Nazionale dell’Anaao Assomed, il Sindacato dei medici ospedalieri maggiormente rappresentativo, Pierino Di Silverio, non ha dubbi sulla necessità di “Non assegnare i medici e sanitari non vaccinati contro il Covid-19, e reintegrati negli ospedali, ai reparti con pazienti fragili maggiormente a rischio“.

Secondo l’ANAAO, per voce  del suo Presidente, il Decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri che abolisce l’obbligo vaccinale per le professioni sanitarie a partire da oggi, primo novembre,è stato fatto senza il coinvolgimento delle parti sociali  e non risolve assolutamente il problema della carenza di medici negli ospedali.

Questo provvedimento – afferma Di Silverio – ci lascia perplessi soprattutto per il ‘deficit comunicativo’ da parte del governo: fino a ieri i no vax, come da tutti convenuto, non dovevano assolutamente essere presenti in ospedale, mentre da oggi in poi tutto torna alla precedente normalità. Ma così si lascia spazio a contenziosi e ancora una volta si crea una confusione comunicativa che fa male soprattutto ai cittadini ed a tutto il sistema sanitario“.

Quindi, rileva l’ANAAO, il minimo è che questi medici e sanitari non vaccinati reintegrati non vengano assegnati a reparti ad alto rischio. Anche perchè se l’obiettivo è colmare le carenze di personale, non è così che si può risolvere questo problema: l’azione è sbagliata, dato anche il numero ridotto di questi medici, e ci vogliono piuttosto degli interventi strutturali finora mancati. Francamente vorremmo capire quali sono i veri motivi alla base di tale decisione.

Attendiamo di essere ricevuti al più presto dal Ministro – sottolinea il leader sindacale di categoria – perché senza un confronto con le parti sociali è difficile avviare un percorso di ricostruzione post-pandemia del Servizio sanitario nazionale. Quanto alla riduzione dell’isolamento per i positivi asintomatici, è un tema su cui ragionare in base alla letteratura scientifica”.

 

 

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it