Anatoly Chubais, inviato russo per il clima si è dimesso. Iniziano le defezioni?

Anatoly Chubais, l’inviato speciale per il clima del Presidente Putin, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico.

La decisione di Chubais, anticipata da Bloomberg, è stata confermata dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov al “Financial Times”.  “Che se ne sia andato o meno è una questione personale“, ha detto Peskov, che non ha specificato a quando risalgano le dimissioni né se il motivo è la contrarietà all’invasione dell’Ucraina.

Prima defezione di peso nell’entourage di Putin, una delle figure più importanti a lasciare un incarico governativo dall’invasione del 24 febbraio.

Chubais, 66 anni economista, è stato uno dei principali artefici del controverso processo di privatizzazioni dell’era post-comunista della Russia.  Ex- leader del partito liberale e già capo dell’azienda statale per la ricerca nelle tecnologie avanzate Rusnano, è uno dei pochi riformatori a essere rimasto nel Governo del Presidente russo,Vladimir Putin. Almeno fino alle sue recenti dimissioni   dall’incarico di inviato speciale per il clima. Ruolo che proprio Putin gli aveva assegnato.

La notizia confermata anche dalla Tass, citando fonti vicine a Anatoly Chubais. Secondo fonti di Reuters e Bloomberg, Chubais si è dimesso perché contrario all’invasione dell’Ucraina.

Un addio che potrebbe provocare un effetto domino ai vertici della Federazione Russa. Chubais aveva lanciato, poco tempo fa, un segnale emblematico contro il Cremlino, pubblicando una foto dell’oppositore del Presidente, Boris Nemtsov, ucciso nel 2015 a pochi passi dal Cremlino.

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