L’Ance, con il rapporto dell’Osservatorio congiunturale 2024, ha rivelato i ricavi generati dai bonus edilizi nel 2023. Secondo l’associazione dei costruttori edili, lo scorso anno i bonus hanno generato lavori per oltre 80 miliardi di euro, 44 di questi relativi al superbonus.
L’Ance specifica che il comparto delle abitazioni nello scorso anno è cresciuto del +0,7%, così come fatto dal settore del non residenziale privato, con un +5%. Bene anche le opere pubbliche, al +18%, dovuto però al Pnrr e ai fondi dell’Unione Europea. Anche i comuni hanno investito, seppur meno rispetto allo scorso anno, con una flessione di oltre 5 milioni di euro.
Bene anche l’occupazione nel settore edile, aumentata grazie ad un maggior numero di ore lavorate e dei lavoratori iscritti nei primi 9 mesi del 2023. Sono però crollati i mutui, devastati dall’erosione causata dall’inflazione. Il potere d’acquisto delle famiglie è sceso notevolmente al salire dei tassi di interesse. Stesso motivo, probabilmente, che ha visto calare dell’11,8% anche le compravendite di abitazioni sui primi 9 mesi dell’anno, come reso noto dall’Agenzia delle Entrate.
L’Ance, con il suo rapporto, afferma che nel 2021-2022 l’edilizia ha contribuito a circa un terzo della crescita del Pil italiano, con un buonissimo +12,3%.
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