Oggi, lunedì 10 gennaio, la Polizia di Stato di Ancona ha dato esecuzione a cinquanta ordinanze di misure cautelari personali, emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona, in ordine ai reati continuati di corruzione, falso ideologico e peculato, commessi in concorso da altrettanti indagati, coinvolti in numerose vicende corruttive, finalizzate all’indebito rilascio del Green Pass.
È stata applicata la custodia cautelare in carcere nei confronti di un infermiere professionale, addetto alla somministrazione dei vaccini anti covid-19 presso il principale centro vaccinale del capoluogo della regione Marche e la misura degli arresti domiciliari nei confronti di quattro soggetti, ritenuti intermediari nei fatti corruttivi e nei corrispondenti reati di peculato e di falso ideologico.
Sono destinatari di quarantacinque provvedimenti, con i quali è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza o attuale dimora e dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, altrettanti soggetti i quali si sono volontariamente sottoposti alla fittizia inoculazione dei vaccini anti Covid-19, previo l’illecito pagamento di somme di denaro, a carico dei quali sono pure ipotizzati i reati in concorso di corruzione, di peculato e di falso ideologico.
Sono state, inoltre, eseguite ventiquattro perquisizioni personali e locali ed è stato disposto il sequestro preventivo del profitto dei reati contestati, fino a concorrenza dell’importo di 18.000 euro.
Sono ancora in corso attività investigative coordinate dalla Procura dorica per accertare l’ampiezza del fenomeno illecito, il suo inizio e il numero dei soggetti interessati. Le indagini non hanno dimostrato il coinvolgimento di medici o di altre figure professionali che lavorano presso il centro vaccinale e dei funzionari responsabili.