Nuovi attacchi aerei israeliani hanno preso di mira il campo profughi di Jabalia, a Gaza, per la terza volta negli ultimi giorni secondo le ultime notizie di oggi. Lo riporta al Jazeera, secondo cui almeno tre palestinesi sono stati uccisi e molti feriti nel bombardamento di una casa.
Quasi 200 persone sono state uccise e almeno 777 ferite nei primi due bombardamenti del campo martedì e mercoledì. Secondo un rapporto pubblicato dal Government Media Office di Gaza, altre 120 persone risultano ancora disperse.
Israele ritiene che Hamas si nasconda deliberatamente dietro le infrastrutture civili. “Loro vogliono queste immagini di distruzione“, ha affermato Daniel Hagari, portavoce delle Forze di Difesa israeliane (Idf). Secondo i palestinesi, l’ultimo ha ucciso decine di civili, mentre Israele afferma che l’operazione mirava ad eliminare uno dei comandanti di Hamas responsabili dell’attacco del 7 ottobre.
Hagari ha ripetuto l’appello alla popolazione civile di Gaza di sfollare verso sud, lungo corridoi sicuri creati dall’esercito a questo scopo. Nelle aree a sud previste per la popolazione civile vengono compiuti solo attacchi mirati contro capi di Hamas. “Non si tratta di una zona sicura” – ha detto Hagari – ma del luogo più sicuro di ogni altro posto a Gaza”.
Intanto continuano gli scontri a fuoco al confine tra Israele e Libano. L’esercito israeliano ha confermato che uno dei suoi droni è stato abbattuto da un missile terra-aria lanciato dal Libano. L’Idf ha dichiarato di aver attaccato il gruppo di militanti che avrebbero lanciato il razzo.
E’ la seconda volta dall’inizio della guerra che Hezbollah colpisce un drone israeliano. Nelle ultime tre settimane, il gruppo armato sciita libanese e l’esercito israeliano sono stati impegnati in scaramucce, relativamente limitate nella loro portata e geografia. Ma dalla scorsa settimana, abbiamo visto entrambe le parti sparare più profondamente l’una nel territorio dell’altra, in una mossa che secondo gli esperti segna un nuovo livello di confronto.