Approvata all’unanimità la legge “oblio oncologico”

A partire da oggi, 5 dicembre, è stata approvata all’unanimità la legge sul cosiddetto “oblio oncologico”. Questa normativa impedisce a chi ha superato un tumore e ha concluso le cure da più di dieci anni di essere vietato nel richiedere un mutuo, ottenere un prestito, stipulare un’assicurazione o adottare un bambino. La Camera dei Deputati aveva già espresso il primo sì unanime lo scorso agosto, e ora anche il Senato ha dato il via libera unanime (il testo completo è disponibile qui). L’entrata in vigore della legge avverrà dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.Con questa approvazione, l’Italia si allinea ad altri Paesi europei, come Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Portogallo, Spagna e Romania, che hanno già adottato provvedimenti simili. Per comprendere meglio chi beneficerà di questa nuova normativa e chi rimarrà al momento escluso e per quale motivo, abbiamo intervistato due esperti di spicco: Elisabetta Iannelli, avvocato vicepresidente dell’Associazione Italiana Malati di Cancro (Aimac) e segretario generale della Federazione delle Associazioni per i Malati Oncologici (Favo), e Saverio Cinieri, presidente della Fondazione dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), entrambi impegnati nella promozione e difesa dei diritti dei pazienti oncologici.

L'”oblio oncologico” rappresenta il diritto di chi è guarito dal cancro di non divulgare informazioni sulla precedente malattia al fine di evitare discriminazioni. Secondo Iannelli, il punto cruciale è stabilire quando un paziente può considerarsi guarito.

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