Si apre oggi il processo a Ciro Grillo. Violenza di gruppo o sesso consenziente?

Inizia oggi il processo a carico di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Sono accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italo-norvegese 19enne. I ragazzi si sono sempre difesi dicendo che i rapporti fossero “consenzienti”. Per la Procura la violenza ci sarebbe stata.

Sono sette gli ufficiali di Polizia giudiziaria che saliranno sul banco dei testimoni. Prestano servizio tra Milano e Genova, dove risiedono rispettivamente la vittima e i quattro imputati.

In pagine e pagine la ragazza racconta quanto accaduto quella notte

Secondo i magistrati appunto non fu “sesso consenziente”. Per l’accusa – la ragazza è difesa da Giulia Bongiorno – è stata “violenza sessuale di gruppo”. Per dimostrarlo allegato agli atti il racconto crudo della giovane che, in pagine e pagine, spiega di essere stata stuprata a turno. “Verso le sei del mattino – si legge in un verbale – mentre R. M. (l’amica della vittima ndr) dormiva“, scrivono i magistrati, la giovane è “stata costretta” ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box doccia del bagno, con uno dei ragazzi. “Gli altri tre indagati hanno assistito senza partecipare”.

Poi un’altra violenza, costringendo la giovane a bere mezza bottiglia di vodka contro il suo volere. La Procura ha anche una serie di fotografie e immagini che ha inserito nel fascicolo. “La ragazza ha poi perso conoscenza fino alle 15 quando è tornata a Palau“, scrivono i Pm. La “lucidità” della vittima “risultava enormemente compromessa” quando è stata “condotta nella camera matrimoniale dove gli indagati” l’avrebbero costretta ad avere “cinque o sei rapporti” sessuali.

Era il 17 luglio di 3 anni fa, di ritorno da Billionaire

Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, che negano tutte le accuse di violenza sessuale, a metà luglio del 2019, erano in vacanza in Costa Smeralda, avevano trascorso la serata al Billionaire. Poi, quasi all’alba, avevano lasciato il locale con due giovani studentesse milanesi. Le ragazze avevano seguito i quattro giovani nella villa di Beppe Grillo in Costa Smeralda. Solo che su quello che è accaduto qui ci sono diverse versioni.

Da una parte quella della ragazza, della vodka e della violenza, dall’altra quella dei quattro ragazzi della Genova bene: sesso consenziente. Per rafforzare la loro tesi i quattro hanno raccontato ai magistrati che li hanno interrogati più volte che dopo il primo rapporto, lei e il primo ragazzo, sarebbero andati insieme a comprare le sigarette, e al ritorno, nella villa del Pevero, a Porto Cervo, lei avrebbe avuto rapporti consenzienti con gli altri tre. E che nei giorni seguenti ci sarebbero stati scambi di messaggi con i ragazzi.

La denuncia è avvenuta solo successivamente, quando la ragazza è tornata a casa a Milano e ha raccontato quanto avvenuto durante una visita alla clinica Mangiagalli.

I magistrati in oltre un anno e mezzo di indagini hanno anche fatto messo sotto controllo i telefoni non solo dei ragazzi ma anche di altre persone, tra cui quello di Parvin Tadjik, madre di Ciro Grillo e moglie del comico genovese. La donna, sentita dai Pm, ha sempre raccontato che quella sera dormiva nell’appartamento accanto a quello in cui si sarebbe consumata la violenza, dicendo di non essersi accorta di niente.

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