I pazienti che risultano positivi al test ma che vengono ricoverati in ospedale per cause diverse dal Covid, qualora assegnati in isolamento al reparto di afferenza della patologia, saranno conteggiati come caso Covid ma non saranno conteggiati tra i ricoveri dell’Area Medica Covid.
Secondo quanto ha stabilito il Ministero quindi dal primo febbraio il bollettino conterrà un nuovo campo. In questa sezione verranno inseriti i pazienti Covid ricoverati per cause diverse. É evidente che i Governatori hanno paura di finire in arancione, fascia in cui aumentano le restrizioni soprattutto per i no vax e nella quale si entra con l’occupazione delle terapie intensive al 20% e quella dei reparti Covid al 30%.
Non verrà invece cambiata, come chiedevano le Regioni, la definizione di caso Covid. Nel flusso giornaliero si continuerà a conteggiare anche i positivi vaccinati asintomatici.
L’Iss è stato però è stato più cauto. Sul sito dell’Istituto si legge: “L’infezione da SARS-CoV-2 dà una sintomatologia variegata e in evoluzione anche per la comparsa di nuove varianti virali che interagiscono in modo spesso diverso con il nostro organismo. Questo rende molto difficile riconoscere clinicamente un’infezione sintomatica da SARS-CoV-2 in assenza di una conferma di laboratorio.L’esperienza ha dimostrato, inoltre, che la maggior parte delle infezioni, in particolare nei soggetti vaccinati, decorre in maniera asintomatica o con sintomatologia molto sfumata. Non sorvegliare questi casi, limiterebbe la nostra capacità di identificare le varianti emergenti, le loro caratteristiche e non potremmo conoscere lo stato clinico che consegue all’infezione nelle diverse popolazioni (es. per età, stato vaccinale, comorbidità). Inoltre, non renderebbe possibile monitorare l’andamento della circolazione del virus nel tempo e, di conseguenza, i rischi di un impatto peggiorativo sulla capacità di mantenere adeguati livelli di assistenza sanitaria anche per patologie diverse da COVID-19”.