La Corea del Nord ha il “diritto legittimo” di testare armi e “rafforzare le capacità di difesa“. Da qui è partito l’ambasciatore nordcoreano Kim Song nel suo intervento, ieri sera, all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Lo ha detto a breve distanza dallo sparo in mare di un proiettile non identificato rilevato dalla Corea del Sud. “Stiamo solo rafforzando le nostre capacità di difesa nazionale – ha aggiunto Kim Song –, al fine di difenderci e garantire in modo affidabile la sicurezza e la pace del Paese“.
Faccia a faccia con gli USA: “siamo pronti a rispondere“
Gran parte dell’intervento è stato indirizzo agli Stati Uniti, attore – nelle parole di Song – di una “politica ostile” nei confronti della Corea del Nord. “Dovrebbero dimostrare di fatto di non avere alcuna volontà ostile nei nostri confronti”, ha chiesto Kim Song. Poi ha rincarato: “Se è così, siamo pronti a rispondere, ma non sembra che gli Stati Uniti siano pronti”.
Infine la ferma richiesta agli americani di “cessare le loro esercitazioni militari e smettere di schierare una panoplia strategica contro il nostro Paese“.