Attacco kamikaze a Kabul: 100 civili morti, 13 militari USA e oltre 150 feriti

L’incubo peggiore è diventato realtà in Afghanistan. A poche ore dall’allerta attentati lanciato dagli 007 occidentali, due forti esplosioni hanno squassato l’aeroporto di Kabul uccidendo almeno 100 civili, tra cui bambini, e tredici militari americani.

E’ così che il caos delle ultime ore delle operazioni di evacuazione è precipitato nell’orrore, con un bilancio che riferisce di almeno 100 morti e oltre 140 feriti, rimasti vittime di due attacchi kamikaze compiuti dall’Isis, secondo il Pentagono.

Il Capo del Comando  Centrale  statunitense, Kenneth McKenzie, ha affermato che Washington è pronta alla rappresaglia contro gli autori dell’attacco, nel quale ha detto di non ravvisare una complicità dei Talebani. Secondo le ricostruzioni, si è trattato di un attacco “complesso” nella zona dell’Abbey Gate, area controllata dalle truppe USA e britanniche dove, in quel momento, erano ammassate almeno 5.000 persone in attesa di conoscere il proprio destino.

La prima esplosione è stata opera di un kamikaze che si è fatto saltare in aria fuori dal Baron Hotel, che in questi giorni è diventata la base di giornalisti e truppe del Regno Unito.

La seconda esplosione è stata opera di un altro kamikaze, o un’autobomba secondo altre fonti, più vicino al gate, in prossimità di un canale fognario diventato la terrificante sala d’attesa di migliaia di disperati. Lì centinaia di famiglie aspettano un cenno dai militari. Da lì i soldati si affacciano per tirar su quelli che ce l’hanno fatta e saranno imbarcati sui voli verso una nuova vita.

In serata, secondo quanto riferisce il Site, l’Isis ha pubblicato la foto di uno dei kamikaze. Il bilancio di almeno 60 civili afghani morti è stato diffuso in serata dal Wall Street Journal che citava fonti mediche.

Tra i 12 militari americani che hanno perso la vita ci sarebbe anche un medico della Marina. Mentre a parlare di bambini tra le vittime sono stati i Talebani. Da parte loro i medici dell’ospedale di Emergency a Kabul hanno riferito di dieci persone arrivate morte nella loro struttura e oltre 60 ricoverati. Nella zona degli attentati ci sono cumuli di cadaveri, brandelli di corpi nel canale ricoperto di sangue. Un ex interprete dei marines USA ha raccontato di aver visto morire tra le sue braccia una bambina di 5 anni.

Nessun italiano è stato coinvolto nell’attentato poiché le esplosioni sono avvenute in un’area distante da dove stanno operando i nostri militari con il personale dell’ambasciata rimasto sul campo. Poco prima che scoppiasse l’inferno, un C-130 italiano con a bordo anche alcuni giornalisti era decollato tra i proiettili: erano di una mitragliatrice afghana che sparava in aria per disperdere la folla che pressava verso il gate dell’aeroporto ma a bordo si sono vissuti attimi di terrore. Non c’è stata una rivendicazione dell’attacco, ma americani e britannici sono certi che sia stato opera dell’Isis-K, lo Stato Islamico della provincia afghana del Khorasan, il gruppo affiliato all’Isis nemico di Al Qaida e dei Talebani.

Loro, i nuovi padroni dell’Afghanistan, hanno condannato l’attacco scaricando la responsabilità sugli Stati Uniti: “E’ avvenuto in una zona dove la sicurezza è nelle mani delle forze statunitensi”, ha detto il portavoce Zabihullah Mujahid, assicurando che i talebani “stanno prestando molta attenzione alla sicurezza e alla protezione della loro gente” e che i nemici saranno fermati. Ma il rischio di altri attentati nei prossimi giorni è concreto e già in serata si è udita un’altra esplosione a Kabul.

Non è chiaro come tutto questo condizionerà le operazioni di esfiltrazione ancora in corso. Il premier britannico Boris Johnson, dopo una riunione del comitato d’emergenza Cobra, ha assicurato che l’evacuazione proseguirà come previsto. Anche il presidente francese Emmanuel Macron, pur riconoscendo che le prossime ore saranno “estremamente rischiose”, ha garantito che le evacuazioni continueranno fino al 31. Altri Paesi, come il Canada e la Germania, hanno già lasciato l’Afghanistan. Domani si concluderà anche il ponte aereo italiano con la partenza dell’ultimo C-130 da Kabul.

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