Ayrton Senna

Ayrton Senna, dopo 28 anni dal tragico incidente, ancora nel ricordo di tutti

Sono passati 28 anni dal quel 1 maggio 1994 quando alla curva del Tamburello Ayrton Senna, con la Williams nel GP di San Marino, perde la vita.

Il 1° maggio del 1994 a Imola erano le 14:17. Nel GP di San Marino, alla curva  del Tamburello, la Williams Renault del pilota più amato e carismatico della F1, Ayrton Senna, nato il 21 marzo 1960, terminava la sua corsa per sempre. Al settimo giro di pista Ayrton perse il controllo della sua Williams, schiantandosi contro il muro di protezione della curva maledetta. La causa del crash, si appurò anni dopo: fu la rottura del piantone dello sterzo, che non permise al pilota di curvare in tempo.  Senna riuscì solo a frenare, riducendo la velocità, ma l’impatto frontale fu talmente violento che una sospensione dell’auto si spezzò, portando con sé una gomma, che colpì il brasiliano alla testa, causandogli un grave trauma cranico. Inoltre, il puntone della sospensione, spezzandosi, penetrò nel casco e trafisse il tre volte campione del mondo.

Un weekend maledetto! Tutto l’ambiente era  già fortemente scosso dalla morte del pilota Roland Ratzenberger avvenuta il giorno precedente durante le prove. La sua vettura, resa incontrollabile per il distacco della parte superiore dell’alettone anteriore, impattò a 306 km/h contro il muro esterno della curva intitolata a Gilles Villeneuve. Un contraccolpo violentissimo e tragico. Episodio che colpì profondamente Senna, pronto a dedicargli la vittoria. Ayrton, infatti, aveva la bandiera del Paese di origine di Roland nell’abitacolo della Williams, per rendergli omaggio nel giro d’onore. Sfortunatamente andò diversamente.

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