Azzolina: “la didattica a distanza non può più funzionare”

La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha dichiarato: “Oggi la didattica a distanza non può più funzionare. É difficile per gli studenti comprendere perché non rientrano a scuola. Capisco bene le loro frustrazione: la scuola è un diritto costituzionale“.

La Ministra ha affermato: “Sono molto preoccupata, oggi la dad non può più funzionare, c’è un black out della socialità. I ragazzi sono arrabbiati, disorientati e sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica. Ho fatto tutto quello che potevo fare con il governo: le scuole sono pronte per ripartire, ma sono le Regioni che hanno la possibilità di riaprirle o meno” e ha sottolineato “Io ho voluto la Dad a marzo scorso, quando non c’era nulla, ma può funzionare per qualche settimana”.

“Ci sono Regioni che hanno lavorato molto bene come la Toscana, il Trentino. Abbiamo monitorato tutto, fatto continue informative, anche con il Ministro Lamorgese.” ha aggiunto la Ministra Azzolina I prefetti e le scuole hanno fatto un lavoro encomiabile. Tra distanziamento, banchi nuovi e igienizzanti la scuola quest’estate si è organizzata molto bene. Anche sull’esterno abbiamo lavorato con i prefetti su piani singoli a livello provinciale sui trasporti“.

Secondo la Azzolina a scuola il rischio contagi è basso

La Ministra ha voluto evidenziare che: “Sappiamo tutti che il rischio zero non esiste, a scuola come in nessun altro ambito. Ma all’interno delle scuole il rischio è molto basso, ci sono tanti studi italiani ed europei che ce lo confermano. Il Governo ha lavorato molto e bene, sono stati messi in campo i prefetti con i quali sono stati definiti piani territoriali, provincia per provincia, per orari e trasporti. Le scuole sono pronte per ripartire, ma sono le Regioni ad avere la possibilità di riaprirle o meno. Io chiedo a tutti di trattare la scuola non in maniera diversa rispetto a come vengono trattate le attività produttive. Le scuole non producono incassi, ma i costi sono lo stesso altissimi. Il messaggio deturpante per cui nelle regioni gialle oggi è tutto aperto fuorché le scuole lascia profonde cicatrici”.

La maturità

Sulla Maturità la Ministra ha dichiarato: “Quanto alla Maturità, il ministero sta lavorando sull’esame. E come abbiamo fatto l’anno scorso, abbiamo chiesto agli studenti di farci delle proposte perché devono essere coinvolti. Lo scorso anno ci hanno presentato proposte molto ragionevoli, di buon senso. Credo sicuramente che una decisione la prenderemo a breve, perché i ragazzi vivono nell’incertezza assoluta per le date che slittano come se fossero la tela di Penelope. Hanno bisogno quanto meno sulla Maturità di avere certezze che il Ministero deve dare”.

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