Il Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d’Italia sottolinea che “la guerra rappresenta una significativa fonte di incertezza per il sistema bancario; può produrre conseguenze rilevanti attraverso molteplici canali, di natura finanziaria ed economica”.
“Il tasso di deterioramento dei prestiti resta su livelli storicamente bassi” – si legge – e l’uscita dalle misure di sostegno non sta causando cliff-effects per la rischiosità dei crediti .L’esposizione diretta verso controparti russe è nel complesso limitata, ma concentrata nei due gruppi di maggiore dimensione e appare gestibile”.