“Il paradosso oggi è che è la mafia dei gay il problema. Non l’essere omosessuale, ma la mafia degli omosessuali, delle lesbiche”. Hanno già fatto il giro del web le parole – queste -di Luca Barbareschi. Le ha pronunciate durante la presentazione di un evento culturale a Sutri, il paese in provincia di Viterbo guidato dal Sindaco Vittorio Sgarbi. Anche Sgarbi era presente durante l’invettiva dell’attore vestito con la fascia tricolore.
Comunità LGBT: “Barbareschi chieda scusa”
“Quelle di Barbareschi sono parole inaccettabili” tuona il Lazio Pride ricordando che “nel 2018 il Pride di Ostia, organizzato da Lazio Pride, fu dedicato proprio alle vittime delle mafie, in gemellaggio con il Pride di Napoli”. “La comunità Lgbt è vittima della criminalità organizzata – si legge in una nota -, che sfrutta e opprime le condizioni di disagio di chi è vittima di omofobia. Barbareschi chieda scusa. Lazio Pride è schierato nel contrasto alle mafie e continueremo a farlo il 25 giugno e il 9 luglio ai Lazio Pride di Albano Laziale e Viterbo”.
“Siamo fortemente delusi per le parole di Barbareschi pronunciate a Sutri – ha detto Virginia Migliore, Presidente di Peter Boom Arcigay Viterbo e originaria di Palermo -. Mafie e comunità Lgbt sono in antitesi. Il 9 luglio saremo in piazza al Viterbo Lazio Pride anche contro le mafie, come già Lazio Pride fa da anni”.
(foto di Adnkronos)