Bauli in Piazza a favore della campagna per la vaccinazione

Arcuri, Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid-19, ha coinvolto i “Bauli in Piazza”, Associazione nata per supportare i lavoratori del mondo dello spettacolo, per la campagna a favore del vaccino.

L’iniziativa dei Bauli in Piazza

Il loro compito, infatti, sarà quello di coordinamento della produzione, ma anche l’allestimento dei materiali di comunicazione della campagna vaccinale in 314 ospedali dislocati su tutto il territorio nazionale.

Lo rende noto la stessa Associazione che ha messo a disposizione le proprie competenze. Con particolare riguardo al coordinamento tecnico-logistico e alla gestione di grandi flussi di persone.

L’idea nasce dalla proposta dell’architetto Stefano Boeri e del portavoce di “Bauli in Piazza”, Mario Viscardi di coinvolgere i lavoratori dello spettacolo e degli eventi.


Alcuni professionisti di Bauli in Piazza – spiega Viscardi – si sono occupati di allestire i primi 21 ospedali per il Vaccine Day a cui entro l’11 di gennaio. Si aggiungeranno ulteriori 293 punti di vaccinazione. Ci siamo messi a disposizione per allestire e gestire gli spazi che verranno dedicati alla campagna di vaccinazione che immaginiamo possano aumentare nel futuro”.

Paolo Rizzi, Coordinatore Operativo dell’Associazione, dichiara. “È motivo di grande orgoglio collaborare a questa iniziativa. Per ritornare dopo mesi di fermo a lavorare sul campo ad un progetto così rilevante per il Paese. Le capacità di un comparto così professionalizzato potrebbero essere impiegate anche in altre iniziative. Dove la competenza nel muovere, efficacemente e tempestivamente, masse di persone fossero necessarie”.

La protesta continua

Nel frattempo continuano le trattative con il Governo per cercare soluzioni pratiche affinché si possa contrastare la voragine della crisi del settore. “Le risorse messe in campo dal MIBACT e dal Governo risultano insufficienti – dichiara l’Associazione. Ci aspettiamo risposte concrete alla riapertura del Tavolo Permanente dello Spettacolo prevista per la metà di gennaio. Moltissimi lavoratori, aziende e società sono rimaste escluse dai vari sussidi e fondi messi a disposizione. Non rientrano, infatti,  negli elenchi approvati. Tutto ciò, nonostante le numerose richieste di inserire ulteriori codici Ateco e di dimostrare attraverso certificazioni varie l’appartenenza al settore spettacolo e degli eventi. Riteniamo questa una grave mancanza. Si tratta di decine di migliaia di lavoratori e quindi di famiglie che non potranno tirare avanti già da questo mese“.

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