“I rapporti personali con Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono sempre stati molto cordiali, le valutazioni politiche non sempre coincidono. Del resto, se fosse così saremmo un partito unico e non una coalizione. Però il Centrodestra che io ho fondato nel 1994 è un’alleanza scritta non da un notaio, ma nel cuore degli italiani. Dobbiamo rilanciarla e per farlo c’è un solo modo: consolidare Forza Italia e creare un Centro moderato che possa aggregare e allargare i suoi confini. Un Centro, saldamente ancorato al Centrodestra e alternativo alla Sinistra, che sia garante dei valori cristiani, dei principi liberali, della vocazione europeista, del metodo garantista. Per fare questo bisogna rifondare il Centrodestra? Se necessario, sono pronto a farlo, senza escludere nessuno, ovviamente”.
Così Silvio Berlusconi, tornato in pieno all’attività politica dopo il breve ricovero al San Raffaele per una infezione che lo ha colpito durante la complessa settimana dell’elezione del Presidente della Repubblica, spiega in una intervista esclusiva al settimanale Chi, in edicola da mercoledì 9 febbraio, il suo progetto politico.
“Bisogna pensare al 2023, quando la maggioranza degli italiani si esprimerà, ne sono certo, per un Centrodestra di Governo – afferma Berlusconi – che dovrà completare il lavoro di questi mesi. Nel frattempo, però, bisogna consolidare il buon lavoro del Governo Draghi: il Paese ha bisogno di stabilità e di continuità”.