A oltre una settimana dall’accaduto è ancora Blancogate. Sfogo, rabbia o qualunque cosa volesse dimostrare il giovane cantante sul palcoscenico del Festival di Sanremo gli si è rivoltato contro.
In primis per i milioni di persone che hanno assistito in diretta al suo momento di devastazione, ma ora anche per la scelta della Procura di Imperia e l’accusa di danneggiamento. Il Blancogate scoppia quando il giovane cantante viene invitato a Sanremo per presentare il nuovo singolo “L’Isole delle rose“. A un certo punto dell’esibizione, dopo la mezzanotte, comincia a dare in escandescenza sferrando calci alla composizione floreale. “Non sentivo in cuffia, non potevo cantare. Ma almeno mi sono divertito, la musica è anche questo” ha poi spiegato l’artista.
La Procura di Imperia “ha accolto in pieno l’esposto presentato dal Codacons lo scorso 8 febbraio in cui si chiedeva di procedere nei confronti del cantante Blanco per la possibile fattispecie di danneggiamento“. Lo rende noto l’associazione dei consumatori che, come si ricorderà, all’indomani della esibizione di Blanco sul palco dell’Ariston aveva depositato un formale esposto alla magistratura di Imperia.
A oggi nessuna dichiarazione dalla sede generale della Rai che non ha spiegato ancora quali fossero gli accordi con Blanco e se una parte o tutto lo sgradevole show fosse concordato.
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