Viene chiamata ‘Proposta di rinnovo delle condizioni economiche’ ma in realtà non è una proposta ma una vera propria comunicazione delle nuove tariffe del gas applicate in regime di mercato libero. L’unica alternativa per non accettare le nuove tariffe è recedere il contratto di fornitura.
Milioni di italiani la stanno ricevendo e comporta un incremento in genere superiore al 20% per chi si muove nel mercato libero e quindi non segue gli incrementi decisi dall’Autorità dell’Energia per il mercato tutelato.
Per esempio, nella comunicazione di Acea Energia, spiegano quale sia l’operazione che porterà a un incremento generalizzato delle bollette anche nel mercato libero. Con una comunicazione del 20 ottobre 2022 si annunciano le nuove condizioni economiche che saranno valide ed efficaci dal giorno 01/02/2023. Si tratta di un incremento che vale per 12 mesi successivi.
Una tabella aiuta l’utente a confrontare la stima della spesa annua rispetto a quella che ha sostenuto finora e rispetto al servizio di maggior tutela. Variano a seconda dell’ambito tariffario, nel caso preso in esame si tratta di quello centro-sud occidentale (Lazio, Campania). La variazione percentuale della spesa è pari al 23,13% in caso di consumo annuo più basso e scende fino 7,72% in caso di consumo massimo previsto. La maggiore spesa, in valore assoluto, varia da 85,20 euro a 924,81 euro.
L’invito che viene formalizzato nella comunicazione, previsto dalla legge, è a cercare alternative più vantaggiose presso altri operatori e infatti si legge: “Per informazioni sulla spesa personalizzata e su altre offerte disponibili nel mercato può consultare il portale offerte Luce e Gas www.portaleofferte.it”.