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UE: “dovere morale e legale salvare le persone in mare”

La Commissione Europea, attraverso una portavoce,  ha ribadito che vi è il “dovere morale e legale di salvare le persone in mare, in base alle leggi internazionali”. La portavoce si è detta favorevole allo sbarco di ieri dei migranti in Italia e ha sottolineato che in base alle leggi internazionali “bisogna minimizzare il tempo che le persone passano in mare. Ogni caso è diverso ma incoraggiamo tutte le autorità a collaborare in modo da agevolare lo sbarco”.

Secondo una fonte europea è “molto difficile” che sia possibile per i migranti presentare richieste di asilo direttamente sulle navi delle Ong sulla base della loro registrazione nazionale, rivolgendosi dunque al Paese di cui battono bandiera. Precisa poi che le leggi in materia sarebbero “abbastanza chiare”.


Il Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini afferma: “Questi sono viaggi organizzati. Chi è a bordo di quelle navi paga circa 3mila dollari, che diventano armi e droga per i trafficanti. Sono viaggi organizzati sempre più pericolosi. Bisogna stroncare il traffico non solo di esseri umani che è già grandissimo, ma di armi e droga legato al traffico di esseri umani”. 

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha spiegato: “La selezione dei migranti non è fatta in base ai loro interessi ma a quelli degli scafisti che li portano. I poveri tra i poveri, vecchi, malati, moribondi, rimangono lì. Quelli che vengono in Italia possono permettersi di pagare dai 2 ai 5 mila euro a queste organizzazioni che li trasportano. Noi li prendiamo non perché siamo buoni ma perché siamo rassegnati. Se fossimo buoni prenderemmo i più poveri tra i poveri e i malati tra i malati”.

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