Bollettino del 2 aprile: 21.932 positivi e 481 vittime

Secondo i dati del Ministero della Salute di oggi 2 aprile, i nuovi positivi al Coronavirus in Italia sono 21.932. Giovedì erano stati 23.649. Le vittime in un giorno sono 481 mentre giovedì erano 501.
In totale i casi dall’inizio epidemia sono 3.629.000 e i morti 110.328.

I tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore sono 331.154. Giovedì i test erano stati 356.085. Il tasso di positività è del 6,6%.

Gli attualmente positivi sono 565.295, i guariti e dimessi 2.953.377, in isolamento domiciliare ci sono 532.887 persone.

Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto superiore di sanità, ha dichiarato: “Nell’ultimo periodo la curva epidemica inizia a decrescere ma si tratta di una decrescita molto lenta. I ricoveri sono ancora in crescita e destano preoccupazione i dati di saturazione al 41% di pazienti Covid nelle terapie intensive. Ma l’andamento delle vaccinazioni sta rapidamente crescendo”. 

Il Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, ha detto: “La situazione è in miglioramento ma l’indice Rt è ancora vicino all’1 e anche l’incidenza, che è in lieve diminuzione, è comunque elevata. Resta elevatissimo il tasso di occupazione in terapia intensiva, ora al 41%. Quindi ci sono dei segnali che ci dicono che da una parte l’infezione sta leggermente diminuendo ma dall’altro il carico sui servizi assistenziali resta pesante”.  

I dati della cabina di regia del 2 aprile

Da quanto comunica l’Istituto superiore di sanità nel monitoraggio settimanale, rimane alto il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica. Sono 14 Regioni/PPAA contro le 12 della settimana precedente.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento e sopra la soglia critica del 30%. É pari al 41% contro il 39% della scorsa settimana. Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in aumento da 3.546 del 23/03/2021, ora sono 3.716.

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è anche in aumento e sopra la soglia critica. In percentuale è al (44%) con un aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree. Si passa da 28.428 il 23/03/2021 a 29.231 il 30/03/2021.

Nella bozza dell’Iss-Ministero della salute, si legge: “La circolazione di varianti a maggior trasmissibilità è largamente dominante nel Paese. Il che indica la necessità di non ridurre le attuali misure di restrizione. Inoltre, i dati di incidenza e trasmissibilità, seppure in lieve decremento, uniti al forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono di mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali accompagnati da puntuali interventi nelle aree a maggiore diffusione. Si ribadisce, anche alla luce della ormai ampia diffusione di alcune varianti, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche”. 

Complessivamente il rischio epidemico si mantiene a livelli elevati al 2 aprile. Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Toscana e Veneto hanno un livello di rischio alto. Tredici Regioni/PPAA hanno invece una  classificazione di rischio moderato e una Regione (Basilicata) e una Provincia Autonoma (Bolzano) hanno una classificazione di rischio basso.

Tutte le Regioni/PPAA, tranne nove, hanno riportato allerte di resilienza. Soprattutto Calabria, Emilia-Romagna, Puglia e Veneto riportano molteplici allerte di resilienza.

Undici Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, Campania e Valle d’Aosta hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Sei Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.

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