Avvio di seduta in netta difficoltà per tutte le Borse. L’indice Ftse Mib cede l’1,6% a 21.565 punti.Tuttavia, tra i titoli di Piazza Affari, secondo gli analisti potrebbero esserci sorprese in positivo da parte di Enel e di Telecom Italia. Ieri sera, proprio il Cda di Enel ha deciso di avviare l’iter per cedere tra il 40% e il 50% del capitale di Open Fiber a Macquarie Infrastructure & Real Assets.
Calo netto per Amplifon (-2,57%), Cnh (-2,34%), Stellantis (-2,11%) e Unicredit (-1,68%). Due soli i rialzi limitati a Leonardo (+2,84%), ottimista sul 2020, e A2a (+0,1%). Giù anche Eni (-1%) con il calo del greggio.
In lieve calo lo spread tra Btp e Bund che segna 115 punti base contro i 117,5della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è allo 0,62%.
Euro in calo in avvio di giornata. La moneta unica viene scambiata a 1,2100 dollari, a fronte della quotazione di 1,2125 dollari di ieri sera dopo la chiusura di Wall Street. Sullo yen la moneta unica segna 126,49.
Quotazioni dell’oro in rialzo sui mercati asiatici con consegna immediata che passa di mano a 1.851 dollari l’oncia, in aumento dello 0,4%, interrompendo un ciclo di sedute in segno meno.
Quotazioni del petrolio poco mosse in avvio di giornata. Il greggio Wti di riferimento sul mercato after hour di New York segna 52,20 dollari al barile, a fronte della quota di 52,34 dollari di ieri sera a New York.
Borse asiatiche in difficoltà
Seduta difficile per le principali borse di Asia e Pacifico dopo il calo della produzione industriale giapponese superiore alle stime in dicembre. Tokyo ha lasciato sul campo l’1,89%, Shanghai lo 0,63%, Taiwan l’1,8%, Seul il 3,03% e Sidney lo 0,64%. Contrastate Hong Kong (-0,37%) e Mumbay.
Sulla Borsa di Tokyo segno negativo per tutti i titoli maggiori, colpendo Suzuki (-5,27%), Mitsubishi (-6,32%) e Toyota (-1,31%). Pesanti i tecnologici Tokyo Electron (-4,92%) e Advantest (-1,89%) insieme a Olympus (-3,5%).
