Orrore in Canada, dove vicino a una scuola sono stati trovati i resti sepolti di 215 bambini, alcuni di soli tre anni. Si tratta di membri della comunità di nativi, mentre la scuola in questione è la Kamloops Indian Residential School. L’istituto, uno dei più grandi del Canada e attivo fino alla fine degli anni Settanta, faceva parte di una rete di scuole fondate dal Governo canadese e amministrate dalle Chiese cattoliche che rimuovevano i figli degli indigeni dalla loro cultura per assimilarli alla propria.
I piccoli erano costretti a convertirsi al cristianesimo e non gli era permesso di parlare le loro lingue native. Molti sono stati picchiati e maltrattati verbalmente. Una Commissione nata nel 2008 ha accertato che molti non tornarono mai a casa, lo stesso anno il governo canadese ha chiesto scusa per il passato, mentre il rapporto Truth e Reconciliation (verità e riconciliazione) nel 2015 ha parlato di “genocidio culturale”.
Si tratta di una conferma di quello che aveva da tempo denunciato la comunità di Tk’emlúps te Secwépemc: ”Con l’aiuto di uno specialista di radar è emersa la cruda verità: la conferma dei resti di 215 bambini che erano studenti della scuola residenziale indiana di Kamloops. Per quanto ne sappiamo, questi bambini scomparsi sono morti senza documenti”.
Harvey McLeod, che ha frequentato la scuola per due anni alla fine degli anni ’60 ha detto: ”è stato molto doloroso avere la conferma di quello che temevano fosse accaduto’‘. E ricordando quando era un bambino, dice: ”a volte le persone non tornavano, eravamo felici per loro, pensavamo che scappassero. Poi si è iniziato a dire che potevano essere morti’‘.
Il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha scritto su Twitter: “La notizia che i resti sono stati trovati nell’ex scuola residenziale di Kamloops mi spezza il cuore, è un doloroso ricordo di quel capitolo oscuro e vergognoso della storia del nostro Paese. Penso a tutti coloro che sono stati colpiti da questa angosciante notizia. Siamo qui per voi’‘.