Esiste, oramai da qualche mese, il problema dell’approvvigionamento di alcuni farmaci nelle farmacie e la carenza di alcune tipologie di medicine è significativamente aumentato un po’ in tutta l’Unione Europea. La causa sarebbe da ricercare nella riduzione della produzione da parte delle aziende farmaceutiche a causa della pandemia da Covid-19, ma anche della crisi energetica, della guerra in Ucraina e della riduzione del processo produttivo nei Paesi in cui si trovano le materie prime. Questo è quanto emerge dalla lettera inviata a Bruxelles dal Governo greco.
Nelle ultime settimane sono state riscontrate nelle farmacie italiane varie carenze di prodotti da banco, come gli sciroppi antipiretici e di quelli per la tosse e parimenti scarseggiano anche gli antibiotici e i farmaci per inalazione che interessano soprattutto le patologie pediatriche.
“Non c’è bisogno di fare scorte” – afferma sul “Sole 24 Ore” Silvestro Scotti, Segretario della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale. “L’elenco dei farmaci carenti costantemente aggiornato dall’AIFA annovera più di tremila medicinali, ivi compresi alcuni molto utilizzati dalla popolazione”.
“Non parlerei di emergenza – aggiunge Scotti – C’è una difficoltà negli approvvigionamenti dettata da situazioni internazionali sfavorevoli ma anche da una logistica imperfetta. Ciò che è evidente però, è che le chiamate da parte di pazienti spaesati sono in aumento. Sempre più spesso arrivano in farmacia e non trovano ciò che gli è stato prescritto. Il picco c’è stato poco prima di Natale ma anche oggi la situazione è delicata”.