Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi denunciati dai domestici

È il Fatto Quotidiano ha riportare la notizia con cui Carmen Russo e il marito Enzo Paolo Turchi sarebbero stati denunciati dai loro dipendenti. L’accusa? sfruttamento e violenza privata. “Per otto mesi sfruttati a 2 euro l’ora e in nero” questa la denuncia mossa dagli ex-dipendenti. 

Gli ex-dipendenti di Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi sarebbero una coppia di italiani, S.B e E.C., che avrebbero lavorato per mesi e mesi senza ricevere la giusta retribuzione. Per adesso sono iniziate due cause civili e stando ai primi accertamenti, i due dipendenti avrebbero lavorato sette giorni su sette compresi,  senza ferie, festività e straordinari.

Ad incastrare Carmen ed Enzo sarebbero delle foto, video e messaggi. I due lavoratori italiani sarebbero stati mandati via dalla casa in modo improvviso dopo che per 8 mesi hanno lavorato senza avere alcun contratto.

La coppia di lavoratori ha risposto all’annuncio di Carmen ed Enzo Paolo accettando di lavorare a partire dal 1 luglio presso la villa della coppia di circa 450 mq; avrebbero dovuto occuparsi della casa, del giardino e della piscina. Inizialmente lo stipendio prevedeva, oltre all’alloggio in due stanze, un compenso pari a 700 euro ciascuno; poi sceso a 500 senza avviso, senza busta paga e in contanti. Quando l’uomo ha chiesto a Turchi di metterlo in regola, il ballerino sarebbe andato su tutte le furie e lo avrebbe addirittura aggredito.

Nei calcoli del consulente del lavoro si legge di 4.625 euro per sette mesi e mezzo di lavoro; vale a dire 17,65 euro per ognuno dei 262 giorni lavorati che si tramuterebbero in 2,2 euro l’ora. Meno della metà di quanto previsto dai contratti di categoria. Come riporta il Fatto Quotidiano, giusto un anno fa Enzo Paolo Turchi lamentava pubblicamente di ricevere “solo” 720 euro di pensione come ex lavoratore dello spettacolo. Omettendo però di citare altre fonti di reddito come i corsi della scuola di ballo a Palermo, i cachet per presenze tv e interviste etc; ebbene si scopre ora che era più di quanto, in privato, era disposto a riconoscere ai propri domestici che lavoravano a beneficio non solo suo ma dell’intero nucleo familiare e dunque di Carmen Russo, della figlia Maria e dei 15 cagnolini salvati dalla strada. 

Carmen Russo, intervistata sempre dal Fatto, avrebbe negato di conoscere i suoi ex-dipendenti scaricando tutto su “se ne occupa il commercialista, non so di cosa parliate” anche se in realtà il marito avrebbe ricevuto lo scorso 29 marzo tutte gli atti giudiziari depositati al tribunale di Tivoli.

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