Dopo l’Antitrust anche le Procure e la Guardia di Finanza hanno accolto l’esposto del Codacons (inviato all’Autorità per la concorrenza e a 104 Procure in tutta Italia) avviando indagini sul territorio volte a verificare eventuali speculazioni su benzina e gasolio che hanno determinato l’abnorme aumento dei prezzi alla pompa delle ultime settimane.
Al momento, secondo il Codacons, si contano due diverse indagini a Roma e alcune inchieste sono state avviate dalla magistratura anche a Cagliari, Belluno, Prato, Ancona, Perugia, Verona.
A Pescara, Trieste e Napoli è la Guardia di Finanza ad aver avviato verifiche sui listini dei carburanti. Gli aumenti infatti producono ”effetti dirompenti” sui beni trasportati per un esborso in piu’ a famiglia valutato in oltre 370 euro.