Caso Salis, Salvini: “Se condannata per me mai più in classe”

Il Vicepremier Matteo Salvini torna a palare del Caso Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, nei giorni scorsi portata in aula in catene. Un’immagine, quella, che ha fatto insorgere l’opinione pubblica e la scena politica italiana, con il Governo che ha avviato contatti con Orban per chiarire l’accaduto.

Salvini già negli scorsi giorni aveva chiarito che in caso di colpevolezza non avrebbe digerito un ritorno in aula per l’insegnante detenuta a Budapest. Concetto ribadito anche oggi: “Da genitore capisco l’ansia e anche alcune dichiarazioni originali del padre di Ilaria Salis, Roberto. È giusto che il Governo sia impegnato con tutte le forze per tutelare la ragazza e ne auspico la completa e rapida assoluzione. Ribadisco, però, che Ilaria Salis è stata bloccata con un manganello e in compagnia di un estremista: in caso di condanna per violenze, a mio modo di vedere, l’opportunità che entri in classe per educare e crescere bambini è nulla“.

(Screenshot TV)

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