CC Eurogendfer

CC Eurogendfer: passaggio di consegne da Presidenza romena a quella italiana

Si è svolta a Bucarest, in Romania, la riunione del Comitato Interministeriale di Alto Livello (Comité InterMInistériel de haut Niveau – CIMIN), che ha funzione di controllo politico e indirizzo strategico su EUROGENDFOR e di coordinazione politico-militare tra i Paesi cui, per l’Italia, partecipano il Ministero della Difesa, tramite SMD, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (cui il Capo di SMD delega la rappresentanza nazionale) e il MAECI, rappresentato dal Vice Direttore Generale degli Affari Politici e di Sicurezza. Nell’occasione si è proceduto al passaggio di consegne tra la Presidenza romena uscente e l’Italia che subentra per il 2023.

Per questo il Comandante Generale dei Carabinieri Teo Luzi ha illustrato le linee guida della Presidenza italiana. Il primo aspetto riguarda la dottrina, con il progetto di codificare l’esperienza nelle iniziative di Stability Policing, anche a beneficio delle altre Organizzazioni internazionali impegnate negli sforzi di stabilizzazione delle aree di crisi.

Un secondo punto attiene all’impegno operativo. EUROGENDFOR è uno strumento prezioso a disposizione dell’Unione Europea per riaffermare, nelle aree di intervento, quelle condizioni di legalità che sono l’imprescindibile presupposto di ogni pacifica convivenza. Per il Gen. C.A. Teo Luzi, “la maturazione della coscienza civile, ovunque nel mondo, rende necessario ampliare lo spettro di tali attività, rivolgendo una specifica attenzione ad aspetti ultronei direttamente connessi con la qualità della vita. Penso, in particolare, alla tutela dell’ambiente, direttamente connessa con la salute degli uomini, e all’integrità del patrimonio culturale in cui si riconosce l’identità dei popoli”. “In questa prospettiva – ha affermato il Comandante Generale dei Carabinieri – presenteremo il nostro progetto per la costituzione del Centro di Eccellenza Internazionale Carabinieri per l’ambiente e la cura del territorio di Sabaudia, nei pressi di Roma, dove stiamo realizzando percorsi interdisciplinari immediatamente spendibili in contesti internazionali. Per altro verso, porteremo all’attenzione l’esperienza del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che da oltre 50 anni cura la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale, avendo già svolto significative missioni in diverse aree di crisi: dall’Iraq, al Libano, all’Albania”.

Da ultimo – ha elencato come terzo punto il Gen. Luzi – penso all’innovazione tecnologica. Oggi non vi è operazione che possa essere condotta senza una adeguata pianificazione anche nel dominio cibernetico. Tutte le nostre Istituzioni stanno sviluppando programmi nel settore della cyber defense”.

(Fonte Comando Generale Arma dei Carabinieri)

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Redazione

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