La crisi idrica delle ultime settimane ha reso necessario incrementare i controlli svolti dall’Arma dei Carabinieri, specialità Forestale, nell’ambito della Polizia idraulica. Il Comando Carabinieri Tutela Forestale ha avviato dal mese di marzo una importante operazione di tutela di fiumi, torrenti e sorgenti. Obiettivo: garantire anche il deflusso minimo vitale dei corsi d’acqua per preservare le riserve idriche e salvaguardare gli ecosistemi fluviali e ripariali.
In uno di questi controlli militari della Stazione Carabinieri Forestale di Pesaro, ieri, hanno rinvenuto nei pressi del “fosso delle serre” (immissario del torrente Apsa adduttore del fiume Foglia), una pompa a motore endotermico. Era posizionata al bordo di un piccolo invaso di raccolta posto nell’alveo di scorrimento del fosso. Con apposita tubazione la pompa captava abusivamente acqua pubblica utilizzata per l’irrigazione di campi agricoli privati.
Com’è noto l’attingimento di acqua pubblica è subordinato all’acquisizione di specifica concessione. A seguito del pagamento di un tributo e previo il rispetto di specifiche prescrizioni cioè si consente ai privati cittadini di fare uso delle risorse idriche. In questo caso invece il proprietario della motopompa non possedeva alcuna autorizzazione. Gli verrà irrogata una sanzione amministrativa che potrebbe arrivare fino a 4mila euro, ai sensi dell’art. 17 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775.
Oltre alla captazione abusiva i militari rilevavano una diffusa gestione illecita del sito oggetto di accertamento. Sono al vaglio dei Carabinieri Forestali condotte illecite in materia di gestione dei rifiuti, di Polizia veterinaria e di custodia degli animali domestici.