palazzo chigi - pnrr(foto da governo.it)

CdM in corso: le misure sul tavolo

Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi per la legge di bilancio 2023. Matteo Salvini ha commentato: “La manovra è chiusa. Siamo soddisfatti, ci sono le misure chieste dalla Lega”. “Cosa faremo sul reddito di cittadinanza? Lo decide il Consiglio dei Ministri. Aspettate, il Cdm è tra un’ora” ha spiegato poi Giorgetti, lasciando il vertice di governo alla Camera sulla manovra. “Ci sarà un aumento delle pensioni minime, si va nella giusta direzione”, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Reddito di cittadinanza – Il sottosegretario per l’attuazione del programma Fazzolari ha detto: “Il Reddito di cittadinanza verrà riformato così come avevamo annunciato, c’è un anno transitorio nel quale comunque tutte le persone in difficoltà saranno tutelate, chi non è in grado di lavorare avrà piena tutela e chi è in grado di lavorare invece avrà una riduzione dei mesi di sostegno, si porterà da 12 a otto mesi”. “Dal 2024 – aggiunge – rivedremo l’intero sistema, lavorandoci su per garantire pieno sostegno ai bisognosi e inserire nel mondo del lavoro chi è in grado di lavorare”. “Non abbiamo mai voluto riformare il Reddito di cittadinanza per fare cassa, non era quello il senso”, spiega Fazzolari, rispondendo a chi fa notare che rispetto a quanto preventivato nei giorni scorsi, questo tipo di stretta consentirà di risparmiare meno risorse. “Il senso è ottimizzare le risorse a sostegno dei bisognosi e ottimizzare le risorse per l’inserimento nel mondo del lavoro – aggiunge -. È quello che vogliamo fare, a prescindere dalla questione di cassa. Le risorse per fare una legge di bilancio seria le abbiamo trovate, e infatti è quello che stiamo facendo”.

Agevolazione assunzioni – Una decontribuzione fino ad un massimo di 6mila euro per le aziende che intendono assumere, a tempo indeterminato, giovani under 36 con già un contratto a tempo determinato.

Flat Tax – Confermato il regime forfettario per gli autonomi, con la soglia massima che va da 65mila a 85mila euro.

Caro bollette – Aiuti per coprire i primi tre mesi del 2023. Conferma per bonus sociale e crediti di imposta, con aliquote più vantaggiose per le piccole attività (dal 30% al 35%) e le imprese (dal 40% al 45%).

IVA su pane e pasta – Come riportato da ANSA, nella manovra non ci sarebbe l’azzeramento dell’Iva su pane, pasta e latte. Lo si apprende da fonti di governo. L’ipotesi era emersa dopo il vertice di governo di venerdì.
Tregua fiscale – Cancellazione per le cartelle fino al 2015, al di sotto dei mille euro e riduzione di sanzioni e interessi, con rateizzazione in 5 anni, per le altre.
Aiuti alle Marche – Sono stanziati 200 milioni di euro per la regione colpita dall’alluvione di settembre.
Ponte sullo Stretto – Viene riattivata la Stretto di Messina spa, in liquidazione da nove anni, nata nel 1981 per la realizzione del Ponte fra Sicilia e Calabria.

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