Cdp collabora con Ocse per promuovere “green bond” nei paesi in via di crescita

La  Direzione per la Cooperazione allo Sviluppo dell’Ocse assieme a Cassa depositi e prestiti stanno lavorando alla realizzazione  di un studio  sulle emissioni di obbligazioni sostenibili GSS (green, social e sustainability) nei paesi in via di sviluppo, dove ancora questo mercato langue.

Lo “Stock take Report” approntato  contribuisce al lavoro svolto dal G20 sugli strumenti finanziari innovativi come parte del suo gruppo di lavoro per lo sviluppo (“Development Working Group“). Durante il Summit ‘Finance in Common’ organizzato da Cdp, sono state prese in esame le implicazioni pratiche e politiche sull’utilizzo di queste obbligazioni per raggiungere gli SDG e mobilitare gli investitori privati.  L’obiettivo generale è identificare le principali sfide che stanno impedendo l’espansione del mercato GSS al fine di favorire il raggiungimento degli SDGs nei paesi in via di sviluppo.

Le obbligazioni sostenibili, è stato osservato, hanno guadagnato terreno negli ultimi anni nei mercati più sviluppati, ma le dimensioni di questi strumenti rimangono limitate nei paesi in via di sviluppo, nonostante il loro potenziale nel fornire ulteriori fonti di finanziamento a lungo termine per progetti volti al raggiungimento degli SDG. C’è però ampio margine di crescita per questo tipo di asset, supportandone le emissioni con l’obiettivo finale di costruire mercati di capitali locali solidi.

Secondo lo studio di Ocse e Cdp, le banche pubbliche per lo sviluppo hanno un ruolo di catalizzatore da svolgere per sostenere la crescita del mercato obbligazionario GSS e sono state pioniere nello sviluppo del mercato. Esse svolgono un ruolo multiforme come emittenti, investitori di ancoraggio, mobilitatori di capitali privati, fornitori di assistenza tecnica e supporto nelle riforme politiche.

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