Addio all’unica vera Regina dello sci italiano: Celina Seghi.
Era nata all’Abetone (Pistoia) il 6 marzo 1920. Nella sua lunga carriera ha vinto 37 medaglie, tra cui quella di bronzo ai Mondiali di Aspen nel 1950 nello slalom speciale. Ai campionati italiani ha conquistato 25 ori, 7 argenti e 5 bronzi. Ha continuato a gareggiare fino alla vigilia dei VII Giochi olimpici invernali di Cortina d’Ampezzo (1956). Terminata la carriera agonistica è diventata maestra di sci e ha continuato a sciare fino a tarda età sulle piste dell’Abetone.
Pur essendo nata il 6 marzo 1920, amava raccontare che la vera data del suo compleanno era l’8 marzo, il giorno dedicato alla festa della donna. E proprio l’8 marzo 2020 la sua Abetone l’aspettava per i festeggiamenti solenni del 100° compleanno, organizzati dal Comune. Ma il Covid non lo ha permesso e Celina Seghi si è dovuta accontentare di una visita a domicilio da parte di Gabriele Magni, allora Assessore allo Sport, Vittoriana Gariboldi, Presidente del CONI Pistoia, e Francesca Bardelli, Presidente nazionale dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport.
L’anno della sua esplosione fu il 1937 quando, sempre ai campionati italiani, vinse l’oro in tre specialità: discesa libera, slalom speciale e combinata. Purtroppo la sua carriera fu condizionata dalla Seconda guerra mondiale. Nel 1941 vinse anche un oro nello slalom speciale e un argento nella combinata ai Mondiali che si disputarono a Cortina d’Ampezzo, ma la manifestazione non fu omologata perché a quell’edizione non parteciparono molte delle nazioni in guerra contro l’Italia.