Cessate il fuoco a Gaza: efficace telefonata tra Meloni e Schlein

Le due leader dei due maggiori Partiti italiani, Giorgia Meloni e Elly Schlein, si sono sentite una prima volta alle due Giorgia Meloni e Elly Schlein. Poco dopo la seconda telefonata  più  lunga e articolata. Poco dopo il Parlamento ha dato via libera alla mozione PD a prima firma della Segretaria , che impegna il Governo a chiedere “un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza. Una cosa non da poco perché mai il Parlamento si era pronunciato in questo senso. Anzi, la mozione del centrodestra al ‘cessate il fuoco‘ non ne faceva proprio cenno. Solo un generico impegno dell’esecutivo a “promuovere insieme all’UE ogni sforzo diplomatico per una soluzione politica del conflitto”.

Dunque, un cambio di passo, o quanto meno, di clima. Nella mattinata di ieri  le dichiarazioni del Ministro Antonio Tajani non erano passate inosservate nel PD, quando il Vicepresidente del Consiglio aveva detto – “A questo punto la reazione di Israele è sproporzionata, ci sono troppe vittime che non hanno nulla a che fare con Hamas“.

Parole che Schlein non a caso cita nel suo intervento in aula alla Camera e richiama poi parlando con i cronisti in Transatlantico. “E’ bene che il governo dica che la risposta di Israele è sproporzionata, è un giudizio che diamo da tempo anche noi. A Gaza è in corso una punizione collettiva del popolo palestinese“.

C’è, dunque, un cambiamento nella posizione del governo? “Questo lo misureremo nel tempo“, risponde la Segretaria PD che intanto oggi incassa il via libera alla richiesta, portata avanti da mesi, di un impegno del Governo al cessate il fuoco. “E’ clamoroso, clamoroso” affermano i suoi in Transatlantico, ma lei più sobria commenta: “Siamo felici. E’ un passo importante. Avevamo presentato questa mozione proprio per scuotere il dibattito nel Paese e per ottenere un avanzamento nelle posizioni del Parlamento. E questo oggi è arrivato“.

Schlein risponde ai cronisti di aver chiamata Meloni per chiedere un’iniziativa diplomatica e politica più forte –   “Vedremo. A noi non interessano i derby interni ma ci interessa contribuire come Italia alla fine di questo conflitto e a un’iniziativa più forte dell’Ue per una conferenza di pace. Per noi il primo passo in questa direzione è il cessate il fuoco umanitario che chiediamo da mesi. Pur non avendo la maggioranza, questo punto è passato ed è un risultato positivo per tutto il Paese“.

Anche l’impegno a raggiungere una conferenza di pace è passato. “Altri no, a partire dal riconoscimento dello Stato di Palestina su cui -sottolinea Schlein- continueremo a insistere”. Le altre opposizioni hanno votato il testo riformulato della mozione dem, su cui la maggioranza si è astenuta consentendo così che fosse approvato. Questo il dispositivo: si impegna il governo a “sostenere ogni iniziativa volta a perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza al fine di tutelare l’incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri all’interno della Striscia”.

Stavolta c’è stata anche maggiore convergenza tra i gruppi di opposizione, a differenza delle spaccature in Parlamento sull’Ucraina. A partire da Pd e M5S. “Abbiamo votato a favore della loro mozione e loro -dice Schlein- hanno votato a favore della nostra”. Tra i dem c’era stato dibattito su come comportarsi in aula sulla mozione di Avs. Due i punti su cui c’erano perplessità, uno in merito alla missione in Mar Rosso e l’altro sul supporto alle richieste del Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia. Un nodo sciolto dal ‘lodo Orfini’ che ha proposto di non partecipare al voto sui due punti in questione.

(Foto da screenshot video)

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