Cinema: a Cannes protesta degli artisti ucraini

Sono due i film ucraini che si contendono la Caméra d’or per la migliore opera prima di tutto il Festival di Cannes.

Il secondo, presentato oggi a “Un Certain Regard” è “Butterfly vision”  di Maksim Nakonechnyi che ha suscitato molti e positivi commenti nel racconto degli incubi che inseguono una giovane donna dopo tre anni di carcere nel Donbass.

Ma oggi la vera notizia è stata la singokarrcr inattesa protesta con cui, sulle scale del Palazzo, di fronte alla Sala Debussy, hanno portato alla ribalta un tema così bruciante da non poter rimanere sottotraccia anche dal punto di vista del cinema.

L’intera troupe ha srotolato un enorme striscione nero che dice “I russi uccidono gli ucraini. Pensate che sia offensivo e disturbante parlare in questo caso di genocidio?“. Alcuni a volto scoperto, altri protetti da pannelli personalizzati, attori, creatori e tecnici hanno così lanciato un messaggio potente e a sua volta “disturbante”. Nella ressa di curiosi e fotografi lo striscione è poi stato ripiegato e la proiezione ha avuto regolarmente inizio.

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