Oltre alle difficoltà organizzative, olre la pandemia, ora per il Comitato delle Olimpiadi di Tokyo, se ne è aggiunta un’altra. Ci ha pensato il Presidente del Comitato, l’83enne Yoshiro Mori. Al termine di una riunione straordinaria del Direttivo si discuteva l’opportunità di aumentare il numero delle donne al 40% del totale. A questo punto, l’ex Premier giapponese si è lanciato in un’invettiva sfociata in disastrosi commenti sessisti. “Di solito alle riunioni dove ci sono troppe donne tra i partecipanti si perde più tempo del necessario”, ha detto Mori.
Il Comitato Esecutivo è composto da 24 membri, di questi solo 5 sono donne. A sostegno della sua strampalata tesi Mori ha citato la sua esperienza da Presidente della Federazione di Rugby.Per quello che ha definito «il senso di rivalità» prevalente tra le donne.
La bufera sui social media non si è fatta attendere, con i numerosi appelli a sostegno della parità di genere.Un principio su cui si basa l’agenda olimpica, e tutto lo spirito delle Olimpiadi.Le proteste sono state accompagnate anche dalla richiesta di dimissioni. Nel giro di poche ore Mori ha convocato una breve conferenza stampa per scusarsi e ritrattare, senza tuttavia apparire molto convinto.
«Quello che ho detto è contrario allo spirito olimpico e riconosco che era inappropriato». Le dimissioni però non vengono neanche considerate, ha fatto capire Mori, ricordando «il sacrificio personale» di 7 anni al servizio dell’Organizzazione.
In molti gli hanno chiesto se davvero pensasse quello che aveva detto. Mori ha risposto imperterrito:«Non saprei cosa dire, ultimamente non parlo molto con le donne...», aggiungendo che ha avuto l’impressione che i media si divertissero a scrivere storie spiritose sul suo conto.
