Si aggrava il bilancio degli scontri a Tirana per la finale di Conference League tra Roma e Feyenoord. Sono in tutto una trentina i feriti tra agenti di Polizia, tifosi romanisti e olandesi: nessuno di loro è in gravi condizioni. Tutti, è stato precisato, sono stati dimessi dagli ospedali dove a ognuno di loro erano state prestate le cure del caso. È tornato a casa, quindi, anche il poliziotto le cui condizioni in un primo momento erano state definite gravi. Già rimpatriati 51 tifosi giallorossi fermati dalla Polizia, portati a Durazzo e messe su un traghetto in partenza per l’Italia.
Il Vicedirettore della Polizia di Stato albanese, Albert Dervishi, dichiara: “I tifosi accompagnati nei commissariati sono stati trovati in possesso di coltelli, oggetti pirotecnici e barre di ferro. Uno dei nostri agenti feriti è stato ferito proprio da una coltellata. Siamo anche in contatto con la Figc affinché questi individui non possano più avere accesso negli stadi. Faccio un appello ai cittadini albanesi a stare lontani dalle fan zone dei tifosi olandesi e italiani e di evitare le provocazioni. Ai cittadini italiani e olandesi faccio invece un altro appello, quello di comportarsi come cittadini europei. Qui la legge sarà rigorosamente rispettata, e non obbedire agli ordini della Polizia e resistere agli attacchi alle Forze dell’Ordine sono reati che secondo la legislazione albanese vanno condannati con una pena fino a sette anni di reclusione. Siamo impegnati ad opporci a ogni atto di violenza, a garantire l’ordine e la sicurezza e il normale svolgimento della partita di questa sera”.