Conte non ci sta! Divorzio con l’Inter ormai imminente

Nessun tifoso nerazzurro immaginava: l’Inter e Conte verso la separazione. L’addio ufficiale potrebbe arrivare nell’arco delle prossime 48 ore. Il tempo necessario per ratificare la chiusura del rapporto e lasciarsi con dispiacere e rimpianto, ma senza liti e rancori.

La società vuole restare ad alti livelli, competere per lo scudetto e fare bene in Europa. Ma la crisi economica acuita dalla pandemia ha costretto la proprietà a chiedere un prestito. Poi a rivedere i conti e farli tornare attraverso cessioni, plusvalenze, risparmi, tagli, contenimento costi e diminuzione del monte ingaggi. Toccherà ai Dirigenti, Marotta e Ausilio riuscire a far quadrare i conti senza indebolire troppo la squadra. Questa operazione difficile non vedrà però Conte al timone.

Il giorno prima dell’ultima partita contro l’Udinese c’è stato un incontro tra società e Conte: i Dirigenti, confrontati prima con Zhang, hanno prospettato lo scenario futuro dell’Inter. C’è necessità di chiudere in fortissimo attivo il prossimo mercato, grazie a una plusvalenza che si avvicini ai 100 milioni. L’Inter ha diversi giocatori che potrebbe vendere, ma è difficile prevedere che possa essere raggiunto l’obiettivo senza la cessione di uno “pesante” o comunque qualche titolare. L’altra missione è abbattere gli stipendi del 15-20 % rispetto all’attuale. Esce Kolarov a fine contratto che guadagna 3 milioni, rientra Di Marco che ne guadagna uno.

Conte non ci sta

Davanti a questo scenario Conte ha espresso tutta la sua amarezza. Lui sa che l’Inter per continuare a crescere soprattutto in Europa, non ha bisogno solo di cedere ma anche di rinforzi e di sostituire giocatori a fine contratto. Su queste basi e con piani così distanti dai suoi e dalle promesse ricevute in periodo pre pandemico, l’incontro con Zhang per il tecnico sarà solo l’occasione per un sereno addio.
A Conte bisogna dare atto di essere stato sempre coerente con quanto detto da tempo. Il carattere dell’uomo, che a volte sfocia nel caratteraccio per la sua inesauribile voglia di vincere, è noto. E nessuno si conosce come lui: restare con un progetto ridimensionato, vedendo partire qualche suo pupillo o immaginando ogni giorno quel che poteva essere e magari non sarà, lo porterebbe a lavorare con un malessere genere e in continua polemica.

Possibili nomi

Difficile immaginare che un Dirigente esperto come Marotta non abbia già messo in conto il possibile finale della storia e dunque non abbia ora un asso nella manica per la sostituzione di Conte. Quattro i nomi potenzialmente affiancabili alla panchina dell’Inter. Il primo è ovviamente quello di Max Allegri. 

Il secondo è Maurizio Sarri, ma tra le incognite c’è quella della tipologia di squadra che Conte ha formato e forgiato che non sembra adatta alle idee sarriane. Il terzo è Sinisa Mihajlovic tante volte contattato dall’Inter, grinta e carattere in stile contiano. Infine Simone Inzaghi che oggi potrebbe dire addio alla Lazio.

Vedremo chi avrà il coraggio di raccogliere la pesantissima eredità di Antonio Conte!

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it