La Corea del Nord rinuncia alle Olimpiadi di Tokyo in programma questa estate a causa del rischio di infezioni da coronavirus. Il Dipartimento delle comunicazioni nordcoreano, in una riunione del Comitato olimpico nazionale di Pyongyang del 25 marzo, ha dichiarato: “la Corea del Nord ha deciso di non partecipare ai 32mi Giochi olimpici per proteggere gli atleti dalla crisi sanitaria globale causata dal Covid-19”.
L’annuncio arrivato da Pyongyang sembra porre fine alle speranze del Presidente sudcoreano Moon Jae-in di cogliere l’occasione per nuovi progressi. Come era accaduto nei mesi successivi alla partecipazione nel 2018 della Corea del Nord alle Olimpiadi invernali in Corea del Sud, con la sorella di Kim Jong Un, Kim Yo Jong, in prima fila, fino ai vertici tra Kim e l’allora Presidente americano Donald Trump.
Resta la speranza al Ministero degli Esteri di Seul. Il portavoce del dicastero, Choi Young-sam, in dichiarazioni rilanciate dall’agenzia sudcoreana Yonhap, ha dichiarato: “Sosteniamo il Giappone che ospita le Olimpiadi con misure anti-coronavirus e poiché le Olimpiadi sono una festa della pace e c’è ancora tempo, speriamo che la Corea del Nord partecipi”.
Delusione è invece arrivata dal Ministero sudcoreano dell’Unificazione: “Avevamo sperato che le Olimpiadi potessero essere un’opportunità per registrare progressi nella riconciliazione tra le Coree e nella cooperazione. E per portare la pace nella penisola coreana. Ed è sconfortante che sia diventato tutto difficile a causa della situazione del Covid-19”.