Corte Costituzionale si pronuncerà su 8 Referendum

Il prossimo 15 febbraio la Corte Costituzionale giudicherà ammissibili o meno gli otto Referendum sulle tematiche di giustizia, eutanasia e cannabis legale. Nello specifico, sei di questi riguardano la giustizia e nascono dal volere di Partiti del Centrodestra assieme a Lega e Radicali.  Di seguito il sevizio di Sky Tg24.

I quesiti posti dai referendum

Responsabilità civile dei magistrati e separazione delle carriere;

Interventi sulla custodia cautelare;

Carcere preventivo;

Abolizione della Legge Severino. In particolare, per quanto concerne la sanzione accessoria dell’incandidabilità. Ovvero, il divieto di ricoprire cariche elettive e di governo dopo una condanna definitiva. In merito, la motivazione che i partiti ne danno è quella di superare gli automatismi della legge. Inoltre, vogliono lasciare ai giudici la libertà di decidere caso per caso se applicare o no l’interdizione dai pubblici uffici;

Requisito della raccolta firme per il magistrato che vuole candidarsi al Consiglio superiore della magistratura (organo di autogoverno);

Valutazione dei magistrati. Oggi, solamente i legali possono valutare il loro operato: dunque, i partiti chiedono che anche membri senza toga possano avere diritto di voto sulle loro valutazioni.

Invece, per quanto riguarda il tema dell’eutanasia, si propone l’abrogazione di una parte dell’art. 579 del Codice Penale. Questo punisce l’omicidio di una persona consenziente, mentre la sua abrogazione darebbe la possibilità al medico di somministrare il farmaco necessario a morire, al momento illegale in Italia.

Il  12 gennaio la Corte Costituzionale ha considerato ammissibili le firme per il Referendum sulla cannabis. Così, interviene sul Testo Unico in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope. Dunque, propone di depenalizzare la coltivazione e di eliminare il carcere per qualsiasi condotta illecita relativa alla cannabis.

Infine, sul piano amministrativo il Referendum  propone di eliminare la sanzione della sospensione della patente di guida e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori. Oggi, questa si prevede per tutte le condotte finalizzate all’uso personale di qualsiasi sostanza stupefacente o psicotropa.

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