L’Istituto Superiore di Sanità’ nel rapporto sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia, scrive che dal 24 agosto 2021 al 11 maggio 2022, sono stati segnalati 438.726 casi di reinfezione. L’ISS mette in evidenza un aumento del rischio di reinfezione in modo particolare nei soggetti con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni rispetto a chi ha avuto la prima diagnosi fra i 90 e i 210 giorni precedenti; nei soggetti non vaccinati o vaccinati con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni; nelle femmine rispetto ai maschi; nelle fasce di età più giovani (dai 12 ai 49 anni); negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.
Sempre nel corso dell’ultima settimana, il numero di casi Covid segnalati in Italia e il numero di ospedalizzazioni risultano in diminuzione, sono stabili i ricoveri in terapia intensiva e in leggero aumento i decessi. Continua inoltre a diminuire l’incidenza settimanale dei contagi a livello nazionale. I decessi sono relativi ai casi registrati circa un mese fa, quando la curva saliva, e questo spiega l’attuale lieve aumento
Aumenta invece il tasso di mortalità relativo alla popolazione over 12 anni, nel periodo 18/03/2022-17/04/2022, per i non vaccinati (34 decessi per 100.000 abitanti) risulta circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (8 decessi per 100.000) e circa 7 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (5 decessi per 100.000). Emerge dal Report esteso settimanale dell’Iss su Covid-19. Il tasso di ricoveri in intensiva, invece, per i non vaccinati è circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster.