Avviso di garanzia per la Sindaca di Crema, Stefania Bonaldi. Il motivo, un incidente accaduto nell’asilo comunale della città lo scorso ottobre. In quella occasione un bimbo si era ferito la mano nel cardine di una porta tagliafuoco, procurandosi lesioni da schiacciamento al terzo e al quarto dito della mano sinistra. Lesioni non permanenti, ma comunque tali da richiedere cure per 3 mesi. Alla Sindaca si contesta di aver omesso l’installazione di dispositivi idonei ad evitare la chiusura automatica.
La prima cittadina di Crema ha annunciato di essere indagata nel corso dell’ultimo consiglio comunale. “Non vi nascondo che questo episodio – ha detto ai consiglieri comunali -, fin dal suo accadere è stato per me fonte di grande avvilimento, lenito solo dal felice esito sanitario“. Poi ha proseguito: “Tuttavia oggi è anche tempo di porre l’attenzione su un sistema che, a livello nazionale, necessita di interventi e correttivi, invocati anche da autorevoli opinionisti e studiosi in modo trasversale, che aumentino le tutele giuridiche a favore dei Sindaci“.
Aumentare le tutele giuridiche per i Sindaci. Sostegno di Decaro di Anci e del Sindaco di Bergamo Gori
Presto il commento del Presidente dell’Anci nazionale, Antonio Decaro. “Insieme a Stefania siamo tutti indagati, se lo Stato non cambia regole ci costituiremo parte civile“. “Avviso di garanzia a Stefania Bonaldi, Sindaca di Crema, perché un bambino dell’asilo si è chiuso due dita nel cardine di una porta tagliafuoco, senza conseguenze permanenti – ha scritto su Twitter il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori -. L’accusa: avrebbe dovuto impedire che la porta si chiudesse automaticamente. Ma si può andare avanti così?“.