Ls telefonata tra Biden e Putin non avrebbe apportato significativi sviluppi nel dialogo tra le due superpotenze che stanno vivendo un momento di estrema tensione per la vicenda legata al possibile ingresso della Repubblica di Ucraina nella NATO.
In Italia il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha convocato nel pomeriggio il coordinamento dell’Unita’ di Crisi della Farnesina. “Lavoriamo tutti al fine di evitare un’escalation circa la crisi ucraina”, ha detto Di Maio, aggiungendo che “ovviamente lavoriamo a mantenere aperto un canale di dialogo con Mosca”.
“Lavoriamo tutti per una soluzione diplomatica – ha aggiunto Di Maio – e ci auguriamo che il prima possibile possano arrivare segnali tangibili in tal senso“.
Oggi, però, è stata una giornata di crescente tensione tra Washington e Mosca. Il Segretario di Stato degli USA, Blinken, in conferenza stampa dalle Isole Fiji, ha detto di continuare a vedere segnali molto preoccupanti di un’escalation della Russia, come “l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina”.
Non è tardata la replica del Governo russo che ha deciso di ridurre il personale diplomatico a Kiev per timore di “possibili provocazioni“. Poi e’ seguita l’accusa lanciata dalla Portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: “Gli anglo-americani vogliono una guerra”.
Il Ministro degli Esteri russo, Lavrov, ha accusato gli americani di aver volutamente ignorato le richieste della Russia sulla sicurezza ed ha ribadito che le affermazioni di Washington che Mosca vuole invadere l’Ucraina sono delle “provocazioni” e un modo di fare “propaganda” anti-russa.
A Kiev, intanto, una nota del Ministero degli Esteri ha esortato i cittadini a “restare calmi, uniti all’interno del Paese, evitare azioni destabilizzanti e che creino il panico”.
Poco dopo, il Premier ucraino Volodymyr Zelensky ha insistito sul fatto che gli avvertimenti degli Stati Uniti su una possibile invasione russa dell’Ucraina, causano il panico. Ore convulse durante le quali i diplomatici occidentali hanno cominciato a fare i bagagli.
(foto di Adnkronos)