L’ aula di una classe “può accogliere la presenza del crocifisso quando la comunità scolastica interessata valuti e decida in autonomia di esporlo, eventualmente accompagnandolo con i simboli di altre confessioni presenti nella classe e in ogni caso ricercando un ragionevole accomodamento tra eventuali posizioni difformi“. Scelta comunemente accordata e convivenza dei simboli la via scritta in una sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite.
La questione esaminata dalla Cassazione riguardava la compatibilità tra l’ordine di esposizione del crocifisso, impartito dal Dirigente Scolastico di un Istituto Professionale statale sulla base di una delibera assunta a maggioranza dall’assemblea di classe degli studenti, e la libertà di coscienza in materia religiosa del docente che desiderava fare le sue lezioni senza il simbolo religioso appeso alla parete.
Disciplinato da un regolamento datato Anni Venti
La Corte ha voluto specificare inoltre che la disposizione del regolamento degli anni Venti del secolo scorso che tuttora disciplina la materia, mancando una legge del Parlamento, è suscettibile di essere interpretata in senso conforme alla Costituzione.